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PERSONAGGI FAMOSI LEGATI ALLA CITTA' DI TORINO




Alfieri Vittorio

A soli 10 anni, venne "ingabbiato" nell'Accademia militare, dove restò 8 anni e dalla quale uscì nel 1766 con la qualifica di porta insegne del Reggimento Asti.

Balzac Honoré de

Giunse a Torino il 1° agosto del 1836 e vi soggiornò fino al 12 all'Hotel Europe. Era accompagnato dalla sua amante Carolina Marbouty di Limoges, e per non destare scandalo preferì travestirla da uomo, presentandola come il proprio segretario. 1 agosto 1836

Barbarossa Federico

Nel corso della sua prima discesa in Italia, l'imperatore Federico Barbarossa transitò da Torino accolto dal Vescovo Carlo, il quale essendo un suo sostenitore lo accolse con grandi onori. In forza dell'ospitalità ricevuta, Federico Barbarossa riuscì ad organizzare da Torino la spedizione imperiale per la distruzione del comune libero di Chieri. 13 dicembre 1154

Botero Giovanni

Morì a Torino il 26 giugno 1617 il grande filosofo della politica nato a Benevagienna nel 1544. Era stato l'interprete delle idee dei Gesuiti e segretario del Cardinale San Carlo Borromeo il saggio che lo ha consegnato alla storia del pensiero politico è "Della Ragion di Stato". 26 luglio 1617

Benso Camillo Conte di Cavour

Dopo una rapidissima malattia, morì a Torino il 6 giugno 1860 Camillo Benso conte di Cavour, primo ministro di Vittorio Emanuele II dal 1852 e primo presidente del consiglio del Regno d'Italia. Era nato a Torino il 10 agosto 1810. 06 giugno 1860

Buffalo Bill (colonnello Cody)

Venne a Torino, con il suo circo, il 20 aprile 1906. La troupe montò il tendone in piazza d'Armi e fece 4 serate. 20 aprile 1906

Buscaglione Fred

Il popolare cantante e musicista, nato a Torino nel 1921, morì in un incidente automobilistico a Roma il 3 febbraio 1960. Stava rientrando in albergo dopo una serata di lavoro, durante la quale aveva concertato con alcuni produttori le riprese di un film che lo avrebbe visto protagonista. 03 febbraio 1960

Carlo Magno

Vincitore dei Longobardi alle Chiuse, venne ospitato nelle torri della Porta Palatina. Consolidato il potere franco in Italia, Carlo Magno nominò un rappresentante a Torino, il quale assunse il titolo di conte. Il primo conte di Torino di cui si conosce il nome è Ratberto (827 d. C.). VIII Secolo

Cimarosa Domenico

Nel corso del 1700 era usanza rappresentare nei teatri opere in prima assoluta, scritte appositamente per la città da musicisti a cui la corte affidava di proposito l'incarico. Domenico Cimarosa, prima di recarsi in Russia alla corte di Caterina II, scrisse per il Teatro Regio due opere: "Artaserse", nel 1784, e "Volodimiro", nel 1787. Naturalmente, nei periodi di stesura restò ospite della città. 1 gennaio 1784

Casanova Giacomo

Venne a Torino per la prima volta nel 1750. Ne restò affascinato al punto di affermare:"Tutto mi piacque a Torino, la città, la corte, il teatro, le donne che erano tutte belle, a cominciare dalle duchesse di Savoia". Più tardi dirà che a Torino "il gentil sesso ha tutti i fascini che l'amore gli può desiderare". 1 gennaio 1750

D'Annunzio Gabriele

Su invito dell'Associazione Stampa Subalpina, venne per la prima volta a Torino in veste di conferenziere: tenne al teatro Regio una lettura poetica della sua "Canzone di Garibaldi". 25 gennaio 1901

D'Azeglio Massimo

L'eminente statista, grande esponente della classe politica piemontese che condusse la dinastia dei Savoia all'unificazione politica dell'Italia, nacque a Torino il 24 ottobre 1798. Pittore, scrittore, ministro e ambasciatore, è stato autore di opere importanti che hanno segnato l'inizio della pittura paessaggistica istoriata dell'Ottocento italiano. Morì nella stessa città natale il 15 gennaio 1866. Nello stesso anno, la città gli dedicò quella che è senz'altro la prima mostra antologica dedicata a un solo artista dell'intera penisola. La Galleria d'arte moderna di Torino, dopo anni di ricerche, è riuscita a operare, attraverso l'allestimento della mostra che si inaugura oggi, una completa ricostruzione delle date di ultimazione delle tele e una nuova e corretta attribuzione. 8 novembre 2002

De Gaulle Charles

Il 4 aprile 1962 si tenne un incontro alla Mandria tra il presidente della Repubblica francese De Gaulle e il presidente del Consiglio italiano Fanfani, allo scopo di definire i rapporti italo francesi nell'ambito della comunità europea. 04 aprile 1962

Dostoevskij Fedor

Il grande scrittore russo si fermò a Torino per otto giorni nel 1863. Il soggiorno era motivato dall'attesa di denaro dalla famiglia, in quanto nel corso delle tappe precedenti del suo percorso aveva dilapidato al gioco una fortuna. E' nota la passione smodata di Dostoevskij per il gioco d'azzardo, passione che ha meravigliosamente descritto nel romanzo "Il giocatore". 10 ottobre 1863

Duse Eleonora

La celebre attrice recitò più volte nei teatri di Torino. Si può ricordare, tra le altre, la trionfale accoglienza decretata il 1° novembre 1883 alla "Fedora" di Sardou. La grande artista continuò la sua stagione torinese, l'anno successivo, con "La signora delle camelie", "La contessa Maria" di Rovetta e l' "Adriana Lecouvreur". 01 novembre 1883

Erasmo da Rotterdam

Il grande umanista autore del celebre saggio "Elogio della pazzia" e della disputa sul libero arbitrio con Martin Lutero, si laureò in teologia all'Università di Torino il 4 settembre del 1506. 04 settembre 1506

Federico II di Hofenstaufen

In seguito alla vittoria a Cortenova sulla Lega Lombarda, Federico II (figlio di Federico I Barbarossa) si trattenne a lungo a Torino per ricevere l'omaggio di tutti i principali feudatari piemontesi: Savoia, Monferrato, Saluzzo, Biandrate, Romagnano. 2 febbraio 1238

Giolitti Giovanni

Lo statista piemontese, nato a Mondovì il 27 ottobre 1842, sposò a Torino il 31 marzo 1869 Rosa Sobrero, figlia di un magistrato. 31 marzo 1869

Giordano Bruno

Fu a Torino all'inizio del 1579, nel corso di un peregrinare che lo avrebbe portato in Inghilterra. Nel suo dialogo "Spaccio de la Bestia trionfante" dice della città sabauda: "la deliciosa città di Taurino".
1 gennaio 1579

Giuliano l'Apostata

Nel 356 il non ancora imperatore Giuliano l'Apostata, famoso per le persecuzioni contro i culti non romani, passò per Torino con la sposa Elena. Era avviato sul Reno a reprimere le rivolte dei barbari. Con lui viaggiava lo storico Ammiano Marcellino, che prese note accurate dei popoli e delle città piemontesi. IV Secolo

Gogol Nicolai

Giunse a Torino nel marzo del 1837, per un breve soggiorno, il grande scrittore russo Nicolai Gogol, autore del grande capolavoro "Le anime morte". 1 marzo 1837

Goldoni Carlo

Soggiornò a Torino nel 1751, purtroppo per pochi giorni e soltanto di passaggio, il grande commediografo veneziano Carlo Goldoni, autore di numerosi capolavori del teatro di tutti i tempi, tra cui "Arlecchino servitore di due padroni", "La locandiera" e "Sior Todero brontolon". 19 aprile 1751

Gozzano Guido

Il grande poeta nacque a Torino in via Confienza. Cantò ed amò la giovinezza in ogni sua espressione, con una malinconia che lo ha collocato tra i crepuscolari. Considerato unanimemente un caposcuola, di Gozzano si ricordano in particolare i bellissimi versi dei "Colloqui" e "La via del rifugio". Morì a Torino, in via Cibrario 65, il 9 agosto 1916, per un attacco di tisi. La sua morte passò inosservata, essendo avvenuta il giorno della presa di Gorizia. 19 dicembre 1883

Gramsci Antonio

Con Angelo Tasca, Umberto Terracini e Palmiro Togliatti, diede vita il 1° maggio 1919 a Torino alla rassegna settimanale di cultura socialista "L'Ordine nuovo". In seguito ai contrasti tra il Partito comunista italiano, costituito a Livorno nel 1921, e il Partito nazionale fascista fu poi arrestato l'8 novembre 1926 e assegnato al confino a Ustica. Morirà in una clinica di Roma il 27 aprile 1937. 1 maggio 1919

Guarini Guarino

Giunse a Torino nel 1666. Modenese, monaco dell'ordine dei Teatini, filosofo e matematico, aveva lavorato a Roma dove era stato influenzato dall'opera di Borromini. La tecnica architettonica doveva secondo lui porsi al servizio dell'istante in cui la logica incontra la fede, l'istante in cui Dio si manifesta nell'opera dell'uomo. Il suo ingegno e la sua idea di architettura lasciarono il segno più significativo nella cupola della Cappella della Santa Sindone, in cui l'audacia costruttiva dei raccordi di archi che rilanciano continuamente verso l'alto offre un gioco di luci e di ombre alternate di rara bellezza. Altra opera torinese di altissimo valore artistico, che contribuì a consegnare la città alla storia dell'arte barocca, è la facciata di palazzo Carignano, in cui sapientemente si sfruttano i giochi di luce creati dai mattoni bruni.
1 gennaio 1666

James Henry

Il romanziere statunitense, fratello del poeta William, descrisse Torino nel suo diario di viaggi ["Ore italiane", Garzanti, Milano 1884]. Della città disse: "Entrare a Torino in un incantevole pomeriggio d'agosto significa trovare una città di portici, di stucchi rosa e gialli, di caffè, di ufficiali dai calzoni blu". 1 gennaio 1880

Juvarra Filippo

L'architetto messinese fu per vent'anni al servizio di Vittorio Amedeo II (dal 1720 al 1738), come architetto di corte. Lavorò alla Basilica di Superga, che celebrava la vittoria dei Savoia contro i francesi e che era destinata a essere mausoleo della casa reale, alla facciata di Palazzo Madama, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, contribuendo con un apporto originalissimo e di eccezionale valore artistico all'ampiamento e rinnovamento dell'architettura urbana di Torino. 01 gennaio 1720

Kossuth Lajos

Il grande patriota ungherese morì a Torino il 29 marzo 1894. Si era trasferito a Torino da alcuni anni dopo la grande stagione di lotte per l'indipendenza dell'Ungheria dall'Austria. 29 marzo 1894

Lagrange Giuseppe Luigi

Nato nel 1736 nella via che oggi porta il suo nome (al numero 29) Lagrange fu allievo di Beccaria e docente alla reale scuola militare d’artiglieria di Torino. Chiamato a Berlino nel 1766 da Federico di Prussia, si trasferì quindi a Parigi nel 1787 per insegnare alla scuola politecnica (e qui morirà nel 1813). Per “vederlo in faccia”, basta ammirare la statua che lo ritrae nella piazza che porta il suo nome. 1736

Lessing Gotthold Ephraim

Il celebre illuminista tedesco fu a Torino nel 1775. Restò ammirato da quella che gli pareva una vera città di cultura; visitò il Gabinetto di antichità egizie, la Biblioteca e il palazzo dell'università, le dimore dei dotti. 1 gennaio 1775

Lombroso Cesare

Morì a Torino il 19 ottobre 1909 il celebre psichiatra, nato nel 1836. Dal 1859 aveva condotto in qualità di medico dell'esercito piemontese numerose ricerche etnografiche e antropologiche sulle popolazioni d'Italia. Nel 1876 era stato nominato professore di medicina legale all'Università di Torino. Attraverso le sue pubblicazioni, tra le quali le celebri "Genio e follia" e "La pazzia del Cardano", contribuì a diffondere un nuovo approccio di stampo positivista alla diagnostica criminale: la fisiognomica, che prevedeva la ricerca su basi fisiologico anatomiche delle cause che conducono alla delinquenza.
ottobre 1909

Michel de Montaigne

Scrittore e pensatore francese autore dei celeberrimi "Saggi", sostò a Torino per poche ore nell'ottobre del 1581. Proveniva da un soggiorno a Chivasso e si stava recando nuovamente in patria. 31 ottobre 1581

Mozart Wolfgang Amadeus

Nel gennaio del 1771, accompagnato dal padre, era di passaggio a Torino. Assistette al Regio alla rappresentazione di un'opera di Giovanni Paisiello, "Annibale in Torino". Purtroppo le riviste dell'epoca non riportarono la notizia relativa al giovane genio, e l'unica traccia del viaggio si ha da una lettera di Leopold Mozart, il 1 gennaio 1771.

Napoleone Bonaparte

Si fermò poche ore a Torino per disporre le successive manovre della campagna d'Italia. Al generale Massena, comandante delle truppe, lasciò l'ordine: "se un villaggio del Piemonte si solleva, fatelo saccheggiare e bruciare". 27 giugno 1800

Nietzsche JFriederich Wilhelm

Il filosofo abitò a Torino, in via Carlo Alberto 6, dall'aprile del 1888. A Torino cominciò a dare segni di pazzia, in particolar modo nel corso di un litigio con il proprietario di un carro, il quale fu preso a pugni da Nietzsche per aver maltrattato il cavallo. Fu ricondotto in Germania dall'amico nonché archeologo Burckhardt l'8 gennaio 1889 e consegnato alle cure della sorella. Ormai si considerava re d'Italia, e salendo sul treno a Porta Nuova cantò a squarciagola canzoni napoletane. 8 gennaio 1889

Nostradamus Michel Notre-Dame

Nacque nel 1503 a Saint Rémy de Provence. La sua fama divenne leggendaria quando fu chiamato a corte da Caterina de' Medici dopo la pubblicazione delle sue famose "Centurie". Nei suoi molteplici viaggi Nostradamus nel 1555 o 1556 fu ospitato presso la Domus Morozzo, una tenuta che ospitava spesso nobili ed illustri personaggi e che è da situare nella zona dell'attuale Pellerina. Un secondo soggiorno deve farsi coincidere con la sua attività di medico: fu infatti chiamato alla corte sabauda per curare la sterilità della duchessa Margherita. La sua cura, affidata ad un non meglio identificato "olio virile", fu portentosa. La duchessa concepì e diede alla luce Emanuele Filiberto. La prima venuta di Nostradamus è documentata da una lapide che fino alla fine dell'ultima guerra era murata nella facciata di una palazzina di via Michele Lessona 11. Il palazzo fu abbattuto nel 1945 per far posto a più moderni condomini; della lapide però rimangono alcune fotografie, sulle quali si può leggere un testo in francese cinquecentesco: "1555. Nostras Damus a loge ici / on ii lia le paradise lenfer / le purgatoire ie ma pelle / la victoire qui m'honore / aura la gloire qui me / meprise oura la ruine hintere" (Nostradamus alloggiò qui dov'è il paradiso, l'inferno e il purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria, chi mi onora avrà la gloria, chi mi si oppone la rovina completa). Gli scettici fanno notare che l'espressione "nostra damus" può essere intesa come una sorta di invocazione alla Madonna e riducono il tutto ad un ex-voto.

Paganini Niccolò

Eseguì, al Teatro Carignano di Torino, un grande concerto per violino a "beneficio dei poveri", l'8 giugno 1837. Il venerdì successivo tenne una seconda esecuzione e il ricavato delle due serate (di 9885 lire) venne distribuito tra i parroci della città per ordine del re, destinato ad una distribuzione alle famiglie bisognose. 8 giugno 1837

Pajetta Giancarlo

Colonna portante del Partito comunista italiano morì il 13 settembre 1990. Era nato a Torino il 24 giugno 1911. 13 settembre 1990

Pavese Cesare

Lo scrittore, nato a Santo Stefano Belbo nel 1908, si suicidò all'albergo Roma di Torino il 27 agosto del 1950. L'autore de "La spiaggia", "Il mestiere di vivere", "Prima che il gallo canti" era stato dall'immediato dopoguerra direttore della casa editrice Einaudi. 27 agosto 1950 Pio VII Papa Pio VII, fatto arrestare da Napoleone, nel tragitto che lo conduce verso la prigionia in Francia fa sosta alcune ore, nella notte, a Torino. 17 luglio 1809

Polibio, Catone, Petronio

Visitarono e conobbero di certo Torino e le sue campagne molti scrittori dell'antichità, i quali ci hanno lasciato testimonianze dirette dei loro viaggi attraverso le opere. Tra questi possiamo contare Polibio, Catone, Varrone, Strabone, Plinio il giovane, Petronio, Silvio Italico, Ammiano Marcellino. Tra il I secolo a. C. e il III secolo d. C.

Rousseau Jean Jacques

A soli 16 anni il filosofo, come ci narrò nelle "Confessioni", giunse a Torino solo e senza denaro ed entrò nell'ospizio dei catecumeni di Santo Spirito per abiurare il calvinismo. Avendo soltanto 20 franchi, prese dimora in via Po, presso una donna che affittava nella sua soffitta un letto in una stanza comune a un soldo al giorno. Trovò impiego alla bottega di Madama Basile come incisore di vasellame, ma venne presto cacciato perchè essendosi inamorato della donna le aveva baciato la mano. Riuscì allora a diventare segretario della contessa de Vercellis e poi del conte Solaro di Govone. Qui però si innamorò della figlia e in un momento di emozione le versò del vino addosso. Cacciato nuovamente tornò in Savoia da cui ebbe inizio il suo brillante futuro di filosofo. 1 gennaio 1728

San Carlo Borromeo

L'Arcivescovo di Milano, nel 1578, aveva deciso di recarsi a piedi in Savoia per venerare il Santo Sudario. Al fine di facilitare il viaggio, Emanuele Filiberto portò la tela nel nuovo capoluogo sabaudo e preparò l'ostensione in Piazza Reale (odierna piazza San Carlo appunto). 1 gennaio 1578

San Francesco d'Assisi

Transitò da Torino nel 1213. Si deve probabilmente a lui l'ubicazione della Chiesa e del convento (ora in via San Francesco d'Assisi). Erano collocati accanto alla Torre Civica: la chiesa si chiamava infatti San Francesco ad turrim. 1 gennaio 1213

San Massimo

Fu il primo Vescovo di Torinoo. Eletto al soglio della neonata diocesi torinese nel 380, si prodigò da subito in un'opera di cristianizzazione sistematica, che aveva tra i suoi punti cardine la lotta a tutte le forme di superstizione popolare. In un frammento dei "Sermones" scrisse a proposito:"Voi credete che l'eclissi sia dovuta ai malefici degli stregoni e che costituisca per la luna una sofferenza, ma è strano che la luna sia in travaglio soltanto nelle ore serali quando per l'abbondanza del vino bevuto è la vostra testa che si trova in travaglio". IV Secolo

Strauss Richard

Il compositore diresse per la prima volta in Italia, al Teatro Regio, la sua opera "Salomè", con grandissimo successo di pubblico e di critica. 22 dicembre 1916

Thesauro Emanuele

Il conte, noto storico della città di Torino, nacque in una data imprecisata, ma sicuramente nel 1591. Fu anche uno dei massimi espositori delle dottrine estetiche del Seicento, con la notissima opera "Il cannocchiale aristotelico". Tra le opere su Torino si ricordano l' "Historia della Reale Città di Torino", "Il Regno d'Italia sotto i barbari" e soprattutto le "Inscriptiones", dalle quali tutte gli scritti successivi hanno tratto preziose informazioni e i miti ormai famosi sulle origini egizie della città. Alcuni originali dei libri di Emanuele Thesauro sono conservati presso la Biblioteca Reale. Il Conte morì il 26 febbraio 1675.
1 gennaio 1591

Torquato Tasso

In una celebre lettera del 1584 indirizzata a Botero dall'ospedale prigione di Sant'Anna, accenna alle "delizie" di Torino "capitale", legate alla "meraviglia" del Parco, opera "magnifica e unica al mondo", che il poeta dichiara di avere voluto immortalare nella stanza della "Gerusalemme liberata" che descrive il giardino di Armida. 1 gennaio 1584

Twain Mark

L'autore del notissimo "Tom Sawyer" descrisse Torino in un diario dei suoi viaggi in Europa, intitolato "A Tramp Abroad" e pubblicato a Lipsia nel 1880. La città gli piacque al punto di descriverla con parole entusiastiche: "Torino è una città bellissima. Come spaziosità supera, io penso, tutto ciò che è mai stato immaginato prima [...]. Le vie sono straordinariamente ampie, le piazze lastricate e prodigiose, le case enormi e ben fatte. [...] I marciapiedi sono larghi quasi come le vie ordinarie in Europa. [...] Di sera quando è illuminato dal gas e popolato da una moltitudine di gente che vuole divertirsi, che va a zonzo, che chiacchiera, che ride, è uno spettacolo degno di essere visto". 1 gennaio 1880

(fonte: www.quartieri.torino.it)